domenica 17 novembre 2013

Madrid corre ai ripari, al dodicesimo giorno dello sciopero degli spazzini. La società pubblica Tragsa ha messo insieme una squadra di 200 lavoratori per fronteggiare l’emergenza rifiuti Ripuliranno le strade del centro della capitale spagnola.
Gli operatori delle aziende private hanno incrociato le braccia per protestare contro l’annuncio di 1.134 licenziamenti, su 6.000 lavoratori totali.
L’offerta di ridurre a 296 i posti di lavoro tagliati è stata rigettata dai sindacati.
Scaduto alle 17 di venerdì l’ultimatum per concludere le trattative posto dal sindaco Ana Botella, la moglie dell’ex premier Aznar, è scattato il piano alternativo.
Anche perché le società sostengono che i picchettaggi hanno impedito di erogare i servizi minimi, che andavano garantiti anche durante lo sciopero. Le squadre cooptate non basteranno a far ritornare Madrid pulita. Il sindaco assicura che non ci sono rischi per la salute.

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