martedì 4 marzo 2014

Per un dibattito sul nostro futuro


Per un dibattito sul nostro futuro
Il sindacato ha fallito, organizziamoci la Lotta 

Finalmente anche i lavoratori ama hanno la loro Rappresentanza Sindacale Unitaria che si è insediata recentemente. I prossimi passi sono istituzione del regolamento, scelta della delegazione e trattativa. Grazie all’USB, unica rappresentanza di lotta e rivendicazioni, l’intesa definitiva sarà oggetto di consultazione tra noi Lavoratori; se questo ad alcuni sembrerà l’inizio del riconoscimento della democrazia in azienda e del ruolo centrale di chi lavora, fermiamo subito l’entusiasmo. L’emendamento presentato dall’USB  prevedeva che la consultazione fosse vincolante, ma il resto delle sigle che compongono l’RSU preferisce che questa rimanga semplicemente un pourparler, un contentino che non interferisca con il loro piano. Vista la situazione economica del paese, della città e della nostra azienda, la trattativa che ci aspetta, si prospetta priva di spazi di manovra e ingabbiata da “salva-Roma”, patto di stabilità e debito aziendale. Come da copione purtroppo nessuno se ne preoccupa e nessuno si scomoda ad organizzare assemblee tra i Lavoratori per presentare le proprie idee e spiegare che tipo di rivendicazioni si ha intenzione di portare sul tavolo di trattativa. E sappiamo bene come il sindacato si è guardato bene in questi anni di organizzare gli operai sui loro interessi materiali, sui loro interessi particolari di classe, ostili all'interesse generale della società italiana, facendo il gioco che è poi l'interesse dei padroni.
 A questo punto dunque, proponiamo noi di farlo qui, creando uno spazio in cui confrontarsi, condividere idee e in cui ognuno liberamente possa dire quali siano le priorità da affrontare nella discussione con l’azienda  e i punti su cui non è possibile transigere. Suggeriamo dei punti di discussione:

Mantenimento di ama in mani pubbliche;
Istituzione Consigli Operai;
Eliminazione della separazione dei livelli e attribuzione del terzo livello a tutti gli operai di zona e di impianto; 
Pari aumento salariale (il costo della vita non aumenta in base al livello ricoperto sul posto di lavoro!) di 300€ per tutti;
Istituzione di una indennità impianto;
Ristabilire immediatamente le condizioni minime di sicurezza negli impianti;
Allontanamento dall’azienda dei 41 assunti per chiamata diretta;
Tetto massimo di 4000€ per gli stipendi di quadri e dirigenti.


Diventiamo protagonisti del nostro futuro! 


Lavoratori Autoconvocati  ama Roma



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